Dalla Provincia Fattore Scienza

Com’è nata la Luna?

In notti particolarmente limpide il nostro sguardo viene catturato da un corpo celeste meraviglioso che ha ispirato alcune delle più grandi produzioni letterarie: stiamo parlando della Luna.
Come si è formato questo corpo?
La scienza cerca ancora la risposta ma possiamo dire che con molta certezza esso è imparentato con il nostro pianeta blu.
La teoria scientifica più accreditata circa la formazione lunare prende il nome di “Giant Impact Hypothesis” (Ipotesi dell’Impatto Gigante). Stando alla teoria, un corpo dalle dimensioni marziane sarebbe impattato sulla superficie terrestre approssimativamente 4,5 miliardi di anni fà. L’ipotetico corpo prende il nome di Theia.
I frammenti risultanti dall’impatto di Theia con la Terra si sarebbero aggregati gravitazionalmente formando il nostro satellite ad una distanza di circa 384,000 km dalla superficie.
La neonata Luna avrebbe poi attraversato un periodo di 100 milioni di anni in cui la struttura, in uno stato totalmente fuso, si sarebbe lentamente raffreddata causando la cristallizzazione degli oceani magmatici, l’emersione di rocce meno dense in superficie e la formazione della crosta lunare.
Sebbene l’ipotesi dell’Impatto Gigante sia la spiegazione ritenuta più probabile, gli scienziati hanno proposto diverse alternative teoriche.
La luna potrebbe essersi formata dal distacco di materiale terrestre fuso a causa della forza centrifuga della sua rotazione (Ipotesi della Fissione). Alternativamente, potrebbe essere un corpo formatosi in un’altra zona del Sistema solare e successivamente catturato dall’attrazione gravitazionale terrestre (Ipotesi della cattura). Un’altra teoria vede la Luna formarsi congiuntamente alla Terra dai materiali  di in un disco di accrescimento terrestre (Ipotesi dell’accrescimento).
Nessuna di queste teorie si presenta come definitiva.
L’Ipotesi dell’Impatto Gigante, ad esempio, ipotizza che moltissima acqua sia evaporata nell’impatto di Theia con la Terra. Studi più accurati da parte della Nasa (maggio 2011) hanno mostrato alcune incongruenze; Le analisi, eseguite su campioni vulcanici lunari, hanno permesso di stimare nel magma lunare una concentrazione d’acqua 100 volte superiore a quella precedentemente stimata.
Quindi, le spiegazioni possono essere molteplici e tutte presentano vantaggi e carenze esplicative.

Mettendo da parte i dubbi sulla nascita, non ci sono dubbi sulla sua poetica magnificenza nella volta celeste. 

 

Daniele Raiola