Mi ha colpito molto il fatto di ricevere domande di questo tipo in un canale pensato per la gestione di quote di malessere legate alle fatiche emotive di questo periodo. Domande che, pur essendo di competenza medica, sottintendono una fatica che tutti abbiamo dovuto imparare a conoscere in questo delicato e duro anno: il disorientamento.
Spesso, infatti, in situazioni di stress diventa difficile attivare le nostre risorse di coping, cioè quelle strategie che ci consentono di adattarci in modo funzionale all’ambiente.
Il forte stress che tutti stiamo vivendo ci disorienta e soprattutto i protocolli da seguire rendono complessa la nostra quotidianità. Questi aspetti possono creare una grossa difficoltà ad agire in modo razionale, poiché siamo soverchiati dalla paura, dall’impotenza e dallo smarrimento. Quando si vive in una situazione di emergenza, a maggior ragione se è protratta, dobbiamo ricordarci dove si compra il pane. Questo perché siamo parte di un gruppo sociale altamente organizzato che funziona in modo ottimale lontano dalla paura.
Occorre recuperare delle strategie funzionali di adattamento, in modo tale da saper identificare “cosa fare”/ “cosa serve”/ “come agire”
- Avere in mente la mappatura delle risorse territoriali competenti per area a cui rivolgersi in caso di necessità o dubbi (es. “faccio fare il tampone a mio figlio, si o no?” à rivolgersi al pediatra di libera scelta);
- Ri-orientarsi selezionando le informazioni in entrata e privilegiando siti istituzionali;
- Ri-attivare le risorse che abbiamo già usato in altre situazioni personali che sono state fonte di stress (“ciò che per me ha funzionato potrebbe funzionare di nuovo”);
- Introdurre nella propria routine attività di piacere o di decompressione, in modo tale da ridurre l’impatto degli eventi stressanti sulla nostra capacità di adattamento;
Se avete bisogno di un supporto, ricevo su appuntamento a Tavernerio e Cantù.
Ecco qui il mio contatto: 3488523084
Dott.ssa Marta Ostinelli
Psicologa
