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UN TUFFO NEL FIUME LANZA- Alla scoperta dei macroinvertebrati

Da sempre passeggiare nella natura è sinonimo di “rigenerazione”, non per nulla reca beneficio alla salute e alla mente.

Il nostro territorio è ricco di posti meravigliosi da visitare e da scoprire, e con loro, anche moltissimi organismi che rendono tale un territorio. Ogni essere vivente ha una funzione biologica ben precisa all’interno dell’ambiente e deve essere sempre presente nella quantità corretta per il buon funzionamento di quest’ultimo.

E quindi vi chiedo, non siete mai stati curiosi di scoprire cosa si trova sotto il pelo dell’acqua di un fiume?
Quali organismi lo popolano, come siano fatti e quale compito svolgano all’interno di esso?

Vi avevamo consigliato una passeggiata lungo il torrente Lanza ed è proprio qui che ci fermeremo. Una gita da fare anche con i più piccoli per andare alla scoperta di organismi delle forme più disparate.

Il fiume è come un essere vivente, che nasce dalle sorgenti, pulsa, si muove e muore gettandosi in mare o in un fiume più grande. Al suo interno culla molti organismi ed essi sono presenti, o non, in base alla qualità delle sue acque.

Quest’ultimi, principalmente, sono i macroinvertebrati, invertebrati di grandezza superiore ai 0,5 mm visibili ad occhio nudo, che fungono da indicatori biologici, chiamati anche bioindicatori.
Essi non sono altro che organismi che, con la loro presenza o assenza, possono dirci se il fiume è in buona salute oppure no.

Con tanta curiosità e prestando un po’ di attenzione possiamo fare un’autovalutazione approssimativa della qualità del nostro fiume, semplicemente osservando e senza prelevare nulla dall’ecosistema.

Ma che organismi possiamo incontrare nella nostra esplorazione? E soprattutto, come facciamo a riconoscerli?

I gruppi più comuni, parlando di insetti, che sono molto sensibili all’inquinamento ambientale, sono tre:
  • Plecotteri: vivono solo in ambienti sani e non degradati.
    Le uova fecondate verranno deposte sul fondo del fiume dove nasceranno le prime ninfe, o larve, finché non diventeranno adulti lasciando la vita acquatica e percorrendo la vita aerea. Noi, possiamo identificare facilmente le larve grazie alla presenza di due cerchi che non sono altro che code molto sottili e lunghe.

 

  • Efemerotteri: tollerano acque con deboli tracce di inquinamento. Hanno corpo allungato, una bocca importante adatta a triturare il cibo e presentano 3 cerci, o code. Conducono una vita breve da adulti poiché una volta riprodotti, muoiono.

 

  • Tricotteri: presenti in acque sane ma tollerano anche acque con deboli tracce di inquinamento. Le ninfe, o larve, conducono una vita acquatica e sono spesso dotate di un astuccio costruito con sabbia, sassolini, elementi vegetali, pezzetti di conchiglie o semplici rametti cavi che gli conferiscono una particolare struttura. Attenti, qui serve un’occhio attento perché si mimetizzano bene con il fondale.

Oltre a questi 3 ordini, possiamo trovare tanti altri macroinvertebrati sempre utilizzati per monitorare la salute del fiume, come:

  • Crostacei: sopravvivono agli ambienti inquinati. Sono presenti nelle nostre acque dolci ma in un numero più  limitato rispetto invece all’ambiente marino. Molte specie sono definite “specie chiave” in quanto una loro rimozione dall’ambiente  può causare gravi problemi.
    Si possono trovare gamberi, granchi e gamberetti.

 

  • Gasteropodi: sono molto sensibili ai metalli pesanti, come piombo, mercurio e rame. Presentano una conchiglia poco appariscente. Sono essenziali per mantenere l’acqua pulita infatti sono degli ottimi filtratori.

 

  • Ditteri: sono presenti anche in acque fortemente inquinante. Di questa categoria fanno parte le zanzare, le mosche e i moscerini. Allo stadio larvale vivono in acqua. Esse sono prive di zampe, hanno l’aspetto di un piccolo verme. La larva di zanzara ha una particolarità, si trova proprio sotto il pelo dell’acqua perché presenta un piccolo tubicino che si collega direttamente con l’esterno per la respirazione.

 

  • Bivalvi: più rari, tollerano inquinamento del fiume. I bivalvi rappresentano delle specie ‘chiave’, svolgono il ruolo di filtratori di grandi quantità d’acqua, e sono in grado di modificare la natura dei fondali.

 

  • Sanguisughe: sono presenti in acque inquinate. Il corpo è provvisto di due ventose situate alle estremità che utilizzano per ancorarsi alle pietre e muoversi nell’acqua. La loro grandezza varia dai 3 a 20 cm.
    Spesso si nascondono tra i sassi nella penombra.

 

La quantità di organismi presenti in un piccolo tratto di fiume è esponenziale e questi sono solo alcuni dei macroinvertebrati che potrete incontrare nella vostra esplorazione.

Buon divertimento!