Albiolo e dintorni Parola di Nutrizionista

BODY POSITIVITY- Grasso è bello… fino ad un certo punto

È mia abitudine chiedere ai pazienti durante la prima visita quale sia il loro obbiettivo e tanti, ahimè, rispondono con un numero. Si tratta proprio del numero che vorrebbero vedere palesarsi sulla bilancia.
Talvolta si ambisce a valori accettabili, altre volte, però, e parlo soprattutto per le ragazze dai 15 ai 35 anni, si sognano valori assolutamente lontani da quelli auspicabili.

In questi casi, il mio obbiettivo come professionista del settore non si limita alla sola elaborazione del piano alimentare personalizzato, anzi, diventa proprio quello di far comprendere a queste persone che il loro desiderio, per la fisicità che hanno, è IRREALISTICO. Questo, non è altro che il frutto dei canoni di bellezza irraggiungibili imposti della società occidentale.
È fondamentale a questo punto chiarire cosa sia sano e cosa no e iniziare un percorso di accettazione della propria fisicità; percorso che mi piace condividere con altre figure professionali come quella dello psicologo.
Questo per dimostrare quanto a volte la difficoltà ad accettarsi nasca dal desiderio di paragonarsi a modelli inarrivabili, al limite del fisiologico.

Ecco che allora si comprende a pieno l’importanza del movimento BODY – POSITIVITY, che va a stabilire nuovi standard di normalità e bellezza, allontanando quelle sensazioni di inadeguatezza e senso di colpa che spesso ci accompagnano.
Infatti, la body positivity sostiene che tutti gli esseri umani dovrebbero avere un’immagine corporea positiva, lasciando perdere gli standard irrealistici e dando spazio alla costruzione della fiducia in se stessi e negli altri. Si sostengono le imperfezioni, la bellezza dei corpi a prescindere dalla forma o dalla taglia, ritrovando felicità nell’accettazione.

Perché la chiave della felicità sta nell’ACCETTAZIONE?

Perché alcune caratteristiche fisiche fanno parte di noi, della nostra genetica, e faticano a scomparire, sia con una dieta ad hoc, facendo sport, o anche attraverso pratiche estreme.

MA..c’è un MA.

L’accettazione è sufficiente?

NO, accettarsi e basta non è la soluzione.
È fondamentale farlo nell’ottica del MIGLIORAMENTO. Questo miglioramento riguarda il proprio stato di SALUTE, attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, quindi un’alimentazione corretta, varia ed equilibrata (non per forza una dieta ferrea e noiosa), attività fisica, magari esercizi di rilassamento, qualità del sonno e molti altri aspetti.

Scusate se un po’ me la prendo, ma non sopporto che alcuni nascondano dietro la facciata dell’accettazione e della body-positivity, RASSEGNAZIONE e NEGAZIONE.
Non trovo nulla di positivo nell’essere sedentari e nel mangiare cibo spazzatura da mattina a sera.
Non trovo nulla di positivo nell’ostentare la propria fisicità e proporla come esempio per tutti se deriva da comportamenti tutt’altro che salutari e beneficiari per il proprio corpo.

Voglio ricordare, e mi sento in dovere di farlo come figura sanitaria, che sovrappeso e obesità aumentano il rischio per malattie cronico-degenerative, come diabete, malattie vascolari, tumori, ecc.

Quindi, grasso è bello..ma fino ad un certo punto.

Dimenticandoci del peso in eccesso, anche per un individuo apparentemente sano e normopeso vale lo stesso discorso. La conduzione di uno stile di vita sedentario associato ad una alimentazione scorretta sono correlati a infiammazione sistemica, aumento del rischio per malattie cardio-vascolari, malattie metaboliche, sovrappeso e obesità.

Se state lavorando su voi stessi al meglio che potete allora siatene orgogliosi; se, al contrario, con le vostre decisioni di vita siete coscienti di non star facendo gesti d’amore nei confronti del vostro corpo, lo sbandieramento della body-positivity non vi porterà molto lontano.
Trovo invece di esempio chi lotta per migliorare se stesso attraverso un adeguato stile di vita, chi lavora sui piccoli successi e sull’accettazione del fatto che, anche con tutti i sacrifici che è disposto a compiere, non avrà mai il fisico di Naomi Campbell (e va benissimo così!).

Dobbiamo capire che possiamo diventare la versione migliore di noi stessi, MAI qualcun altro. Io non posso diventare Naomi, ma posso essere una Michela migliore, migliore per me.

Che poi, abbiamo più di un “bel” corpo da offrire al mondo, no?!

Volevo terminare con un ultimo appunto su quanto sia importante non denigrare chi non rientra nei canoni di bellezza standard della cultura occidentale, sia per difetto che per eccesso. Facciamo già fatica ad accettare noi stessi così come siamo, figuriamoci farci accettare dagli altri. Dietro un corpo apparentemente sano possono in realtà celarsi una moltitudine di patologie, alcune particolarmente silenziose come quelle psichiatriche. I disturbi del comportamento alimentare, quali anoressia e bulimia, ne sono un esempio. Basta una parola sbagliata per spingere chi è sull’orlo del precipizio proprio in fondo al baratro.

Impegniamoci ad essere persone migliori!

 

Se avete curiosità, richieste specifiche o idee per articoli, non esitate a scrivermi.

 

La vostra nutrizionista,

Michela

 

Info

mail: michela.polmonari@gmail.com;
Instagram: michelapolmonari_nutrizionista;
Facebook: @NutrizionistaPolmonari

Per fissare appuntamenti, contattatemi al numero 3516150021 o per mail