Albiolo e dintorni Ecologia e Ambiente

IL POLMONE VERDE DELLA NOSTRA VALLE – LE LATIFOGLIE

La nostra zona appartiene alla fascia di rilievi generata dall’azione dei ghiacciai che ricoprivano le Prealpi.
Il territorio è stato modellato dall’erosione dell’acqua, infatti, sono presenti degli affioramenti di rocce di due milioni di anni fa in cui sono stati trovati diversi fossili di specie marine. Questo, testimonia l’esistenza del mare che copriva questo territorio.
Dal punto di vista naturalistico, la nostra valle è caratterizzata dal tipico bosco misto di latifoglie prealpino con la presenza di carpini, frassini, aceri e innumerevoli arbusti tra cui predomina il nocciolo.
La presenza del torrente Lanza, inoltre, facilita la crescita di alberi delle zone umide come salici e ontani.

Si può combinare una passeggiata con la propria famiglia imparando
ad osservare e a riconoscere il verde che ci abbraccia?

  • Carpino Bianco: albero alto fino a 20 m, tronco eretto e corteccia liscia argentata con strisce più chiare.
    Le foglie sono semplici di forma ovale con nervature parallele molto sporgenti e con una doppia dentatura ai margini.
    I fiori maschili si riconoscono perché sono penduli di color verde chiaro lunghi 4-6 cm, mentre i fiori femminili sono infiorescenze corte erette sulla cima dei rami.
    I frutti sono grappoli giallo-verdastri facilmente riconoscibili poiché ogni frutto è circondato da una foglia modificata a tre lobi.
  • Castagno: è un albero massiccio con tronco di colore grigio-bruno scuro. La corteccia giovane è liscia mentre da adulta ha scanalature verticali parallele.
    Le foglie sono semplici allungate e seghettate con nervature regolare.
    I fiori maschili hanno una forma allungata, eretti verso l’alto e di color giallo, mentre i fiori femminili sono di color verde chiaro.
    Il frutto è il classico riccio che si apre solo a completa maturazione liberando da 1 a 3 castagne.
  • Evonimo/ Fusaggine/ Berretta del prete: è un arbusto alto fino a 6 metri che prende uno dei suoi nomi comuni dalla forma dei suoi frutti che assomigliano al berretto di un prete. Il nome fusaggine deriva dall’antico uso del suo legno per la fabbricazione di fusi usati per la filatura della lana.
    La corteccia è di color grigio verde e i rami giovani presentano una sezione quadrangolare.
    Le foglie sono verde chiaro, strette e ovali, con margine seghettato così’ finemente che a prima vista sembra liscio. Osservate bene!
    I fiori sono di color bianco-verdastro e hanno 4 petali di forma stretta bene separati e riuniti in piccoli grappoli di 3-8 fiori che sbocciano a fine aprile.
    I frutti, di colore rosa-rosso brillante, si aprono a settembre ed ottobre e mostrano semi arancioni.
  • Frassino: albero fino a 20 m con tronco snello e corteccia grigia generalmente liscia e quasi sempre ricoperta di licheni.
    Presenta foglie composte da 9-13 foglioline lunghe fino a 10 cm e larghe 1/3 cm della lunghezza. La pagina superiore è verde scuro mentre quella inferiore è grigiastra.
    I fiori possono essere maschili, di colore viola scuro, e  femminili possono essere presenti contemporaneamente sulla stessa pianta o su alberi diversi. Fioriscono in aprile prima delle foglie.
    I frutti presentano un’ala per essere trasportati dal vento. Lunghi 4 cm e raggruppati in densi grappoli.
  • Nocciolo: è generalmente un arbusto alto 3-5 m caratterizzato da una corteccia di color grigio-brunastra.
    Le foglie sono arrotondate con un’apice appuntito e hanno il margine con una dentellatura doppia.
    Ogni pianta ha fiori maschili e femminili e fiorisce già in inverno.
    I fiori maschili sono riuniti in spighe pendule, lunghe 4-7 cm, di colore prima giallo e poi bruno. I fiori femminili sono simili a piccole gemme con un ciuffo rossastro.
    I frutti sono le nocciole prima verdi e poi,  a maturazione completa, marroni. Sono grandi circa 2 cm e sono riunite in grappoli.
  • Ontano nero: albero di forma conica, alto fino a 20 m, presente soprattutto sulle rive dei corsi d’acqua.
    La corteccia è grigio-marrone ed i rami giovani sono appiccicosi.
    Le foglie sono rotondeggianti e hanno un margine con una grossolana dentatura.
    Sono verde scuro sia sulla pagina superiore che su quella inferiore e da giovani sono vischiose.
    I fiori maschili sono riuniti in spighe pendule giallo-rossastre lunghe 6-10 cm in gruppi posti sull’estremità del ramo, mentre i fiori femminili sono scuri e a forma di cono ovoidale. Fioriscono alla fine di aprile.
    I frutti sono pigne legnose marroni-rossicce, lunghe circa 2 cm che a maturazione liberano dei semi alati che rimangono sui rami anche dopo la caduta delle foglie.
  • Platano: albero fino a 30 m, corteccia di colore bruno grigiastro e sfaldata in modo da lasciare grandi macchie giallastre. Le foglie sono ampie, palmate, larghe fino a 20-25 cm, divise in 3-5 lobi appuntiti con il margine dentato. Sulla stessa pianta sono presenti sia fiori maschili che femminili. I fiori femminili sono di colore rosso mentre i fiori maschili sono capolini rotondi posti alla base della foglia. I frutti sono sferici, brunastri di circa 3 cm in gruppi di 3-4 sullo stesso peduncolo e in inverno si dividono in tantissimi semi piumosi.
  • Quercia: è un albero alto fino a 30 m con una robusta corteccia di color marrone pallido fessurata in piccole placche. Le foglie hanno un picciolo molto corto, l’apice arrotondato e sono divise in 4-6 lobi arrotondati su ciascun lato. La pagina superiore è verde scuro mentre quella inferiore ha un riflesso bluastro.
    I fiori maschili e femminili sono portati dalla stessa pianta e fioriscono in maggio.
    I maschili sono spighe giallastre pendule mentre i femminili sono più piccoli.
    I frutti sono ghiandole riunite in piccoli grappoli su lunghi steli.
  • Robinia: la robinia adulta è un albero, da giovane è un arbusto.
    La corteccia adulta è rugosa, fessurata. Le foglie sono composte da 11 a 21 foglioline. Alla base dell’inserzione della foglia composta ci sono delle piccole spine. I fiori sono ermafroditi, bianchi a grappoli, molto profumati e di sapore dolciastro. Fioriscono a maggio-giugno.
    I frutti sono baccelli lisci lunghi 10 cm di colore bruno e rimangono sulla pianta fino ad inverno inoltrato.
    Il baccello contiene semi duri di colore nerastro.
  • Salice: Albero che raggiunge i 20 m, ha tronco diritto, lunghi rami rivolti verso l’alto e folto fogliame di color grigio-argento. La corteccia, di color grigio-bruno, ha profonde fessure.
    Le foglie sono lunghe e strette con un margine finemente seghettato e rivolto in avanti.
    La pagina inferiore è coperta da una fitta peluria bianca.
    I fiori sono infiorescenze lunghe e strette. I maschi sono gialli e le femmine verdi e si trovano su piante differenti. Fioriscono in marzo-aprile.
    Il fiore femminile produce i frutti che sono piccole capsule coniche che contengono semi bianchi utilizzati per ricavare il vimini da intrecciare.
  • Sambuco: è un arbusto, raramente un albero alto 5-8 m che presenta notevoli proprietà medicinali e viene anche molto utilizzato per marmellate e sciroppi.
    La corteccia adulta è marrone e profondamente solcata mentre nei rami giovani è grigia e liscia.
    Le foglie sono appuntite con un margine seghettato. Hanno colore verde scuro e sono fortemente odorose se stropicciate. I fiori piccoli bianchi sono raccolti in grosse infiorescenze ad ombrello dal diametro di 10-20 cm e fioriscono in aprile-luglio.
    I frutti sono bacche nere, lucide, raccolte in grappoli con piccioli rossi e maturano a fine agosto.
  • Viburno/ Pallon di maggio/ Palla di neve: arbusto fino a 4 m che vive nei boschi umidi spesso sul bordo di ruscelli. Le foglie, lunghe fino a 12 cm, hanno tre lobi acuti e sono dentate.
    Sulla pagina inferiore le venature sono finemente pelose.
    I fiori sono caratteristiche infiorescenze appiattite di fiori bianchi, dei quali quelli del cerchio più esterno sono molto più grandi e circondano la massa centrale di fiori più piccoli.
    I frutti sono bacche sferiche di colore rosso riunite in grappoli che spesso persistono anche dopo la caduta delle foglie.

 

Ogni grande albero è la più alta manifestazione dell’adattabilità del mondo vegetale.

Buona passeggiata e soprattutto.. buon divertimento!

 

 

“è tanto dilettevole natura e copiosa nel variare,

che infra gli alberi della medesima natura

non si troverebbe una pianta ch’appresso somigliasse all’altra,

e non che le piante, ma li rami o le foglie o i frutti di quelle,

non si troverà uno che precisamente somigli a un altro.”

Leonardo da Vinci