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Coronavirus, risvolti psicologici e cura di sé

E’ per tutti un periodo veramente difficile quello che stiamo vivendo e anche la nostra psiche viene fortemente sottoposta a pressioni.

 

Marta Ostinelli, Psicologa Clinica e volontaria Sipem, risponderà a qualche domanda per approfondire tutti i risvolti psicologici dati da quest’emergenza e capire come prendersi cura di sé stessi e dei più piccoli.

 

  • 1.Quanto ne risente la mente di questa quarantena?

Per quanto stiamo vedendo ora, la mente ne risente parecchio dell’isolamento che stiamo vivendo. Siamo quotidianamente esposti alla paura per la nostra ed altrui salute e siamo pieni di interrogativi sul futuro, che attualmente ci appare incerto e fumoso. L’isolamento ha fatto emergere vecchie e nuove fatiche. Molte persone, che già vivevano una condizione di sofferenza psichica pregressa, si confrontano oggi con una situazione di acuzia sintomatologica causata dalla situazione. Per alcuni, invece, la comparsa di sintomi, prevalentemente d’ansia o depressivi, ha avuto origine proprio ora per la prima volta. A ciò si sommano spesso le sofferenze psichiche derivanti dal aver perso un proprio congiunto in un momento come questo, privati della possibilità di ritualizzare la morte con la partecipazione al rito funebre.  La cerimonia di congedo dal defunto, religiosa o laica che sia, rappresenta l’inizio di un faticoso e necessario processo di elaborazione del lutto per cui oggi dovremo probabilmente prevedere passaggi diversi, magari costituiti da riti personali e privati. In questo periodo, poi, si assiste ad un aumento di episodi di violenza intra-familiare: per molte donne, infatti, la propria casa non è un luogo sicuro in cui proteggersi dal virus ma, al contrario, rappresenta lo sfondo su cui va in scena la violenza.

  • 2.Come possiamo gestire l’ansia?

Possiamo aiutare noi stessi con alcuni accorgimenti pratici. L’obiettivo non è annullare l’ansia ma contenerla, riportarla ad un livello ottimale, in modo tale che non influisca in modo negativo sulla nostra qualità della vita. Metaforicamente parlando, usare l’ansia come trampolino di lancio, utile alla messa in campo di tutte le nostre risorse, e non come spugna, cioè come qualcosa in grado di assorbirci completamente. In questo periodo, ma non solo in realtà, diventa particolarmente funzionale condividere le proprie emozioni con gli altri e mettere in comune i propri pensieri ansiogeni legati alla precarietà del presente e del futuro. Altri suggerimenti utili riguardano la necessità di pensare ad una routine quotidiana, in modo tale da strutturare, almeno di massima, la propria giornata. Darei un posto di rilievo anche alla scoperta o riscoperta delle proprie risorse: ognuno di noi vanta qualcosa in grado di farlo stare bene ed abbassare il livello di ansia, che sia un hobby, un pensiero, una modalità di esprimersi attraverso movimenti del proprio corpo come con la danza. Ecco, questo è il momento di chiedersi, se non lo si sa già, cosa funzioni e, una volta trovato, usarlo per garantirsi una propria oasi di tranquillità. Uno strumento concreto e collettivo per gestire al meglio la propria ansia può anche essere quello di allargare lo sguardo al territorio, reperendo informazioni su iniziative di assistenza e/o di aiuto attivate dal proprio Comune. Considerarsi dotati di una rete di assistenza, potenzialmente attiva e concretamente attivabile se necessario, ci fa sentire meno soli e protetti.

  • 3.E’ importante mantenersi informati?

E’ importante mantenersi informati in un modo “egoisticamente intelligente”, mettendo al primo posto il proprio benessere psichico: poche notizie, solo da fonti attendibili e massimo in due momenti diversi della giornata ma mai prima del sonno.

  • 4.Quali suggerimenti puoi dare al lettore per prendersi cura di se stesso?

Il primo suggerimento credo debba riguardare l’essere umano nel suo complesso, come unione di corpo e mente. Prendersi cura del proprio corpo, curandone l’aspetto, l’alimentazione ed il movimento, seppur limitato dalle restrizioni, credo sia un buon punto di partenza, apparentemente banale ma, invece, importante soprattutto in questa fase di “tempo sospeso”. Al secondo posto metterei l’importanza di farsi carico di sé indirettamente, attraverso la cura riservata alle relazioni che per noi sono importanti. Esistiamo solo all’interno della relazione, dello sguardo di ritorno che ci viene dall’altro. Per questo, mantenere la propria rete sociale di supporto sfruttando le nuove tecnologie può esserci particolarmente utile.

  • 5.Come si può affrontare il tema Covid-19 con i bambini? Ci sono dei siti utili che fungono da supporto?

Con i bambini è sempre importante saper comunicare in modo autentico, trasmettendo informazioni vere e calibrandole in base al livello del loro sviluppo. Spesso pensiamo di tutelare i bambini celando loro quanto accade per non spaventarli troppo. In realtà, così facendo, otteniamo l’effetto opposto, cioè che il bambino colmi i vuoti delle sue domande con argomentazioni che costruisce egli stesso, spesso più drammatiche e catastrofiche della, anche se difficile, realtà. Insieme all’informazione, più cognitiva, è importante aiutare i bambini ad identificare e condividere gli aspetti emotivi legati al Covid-19. Parlare delle emozioni, prima facendo propria e poi trasmettendo la convinzione che ogni vissuto emotivo, anche negativo, è il benvenuto perché relativo alla nostra matrice umana. Utile prevedere dei momenti condivisi in cui inventare insieme una storia che spieghi ciò che sta accadendo o disegnare insieme il virus. Quest’ultima attività è particolarmente utile per aiutare i bambini a concretizzare questo virus di pochi micron con una portata così grande sulle nostre vite.

Due siti utili, che posso consigliarvi, su cui trovare un supporto per avvicinare i bambini al tema sono: https://www.policlinico.mi.it/uploads/fom/attachments/pagine/pagine_m/78/files/allegati/546/storia_di_un_coronavirus_-_alfabetico_-_secondo_finale.pdf, a cura dell’Ospedale Policlinico di Milano;

Per reperire la “Guida galattica al coronavirus per bambini e bambine curiose a cura del MuBA di Milano, versione italiano/ inglese:   https://www.muba.it/files/uploads/2020/03/10/guida-galattica-al-corona-virus-a-curious-guide-for-courageous-kids.pdf 

Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete contattare la Dott.ssa Marta Ostinelli tramite email al seguente indirizzo: m.ostinelli@campus.unimib.it.

 

Il benessere psicologico è molto importante soprattutto in questo periodo molto delicato, preditene cura.