Albiolo e dintorni Parola di Nutrizionista

SAI RIEMPIRE CORRETTAMENTE IL TUO FRIGORIFERO? 4 semplici regole anti-spreco

A fronte dell’emergenza sanitaria a cui siamo sottoposti, nel rispetto di noi stessi e del prossimo, tendiamo ad uscire il meno possibile, solamente per comprovate ed inderogabili necessità. Le modalità di spesa si sono quindi profondamente modificate: se prima ci si recava presso i supermercati anche giornalmente, ora si tende a farlo una volta alla settimana. È chiaro che, essendo le occasioni di spesa limitate, si acquistano parecchi prodotti alimentari insieme, molti dei quali freschi e altamente deperibili.

Ecco che subentra il problema della loro conservabilità.

 

Dobbiamo imparare a conservare per non sprecare.

 

 

Come possiamo, dunque, manipolare e conservare gli alimenti  freschi in modo tale da garantire la loro edibilità fino alla data di scadenza?

Tra le molteplici accortezze che si possono mettere in atto, il corretto riempimento del frigorifero è tra le più importanti. Vediamo come procedere!

1° REGOLA: ad ogni scaffale i suoi alimenti

  • La parte bassa del frigorifero, composta da cassettoni e ripiano sovrastante, è quella più fredda (circa 2°C). I cassettoni, coperti con carta da cucina, possono ospitare frutta e verdura ben lavata e asciugata mentre il ripiano superiore è  ottimale per accogliere carne e pesce freschi.
    Nota bene: il pesce fresco e la carne macinata hanno mediamente una “shelf-life” o “vita da scaffale” di 24h, la carne di pollo o tacchino di 48h;
    gli affettati non confezionati e la carne fresca in genere possono durare fino a 3 giorni.
  • La parte centrale del frigorifero è adatta a contenere affettati e formaggi, sughi e avanzi cotti. È bene inserire gli avanzi all’interno di contenitori appositi dotati di coperchio e riporli all’interno del frigo solo dopo il loro completo raffreddamento, avendo cura di separarli dagli alimenti ancora crudi per evitare cross-contaminazioni.
  • Il comparto più alto è pensato per accogliere uova, latticini, dolci a base di creme, frutti rossi e quegli alimenti da conservare in frigorifero “dopo l’apertura”. Per quanto riguarda le uova, è raccomandabile lasciarle all’interno della loro confezione.
  • La porta del frigorifero è il punto più caldo ed è quello che subisce maggiori shock termici. Nonostante si trovino i compartimenti per inserire le uova e, talvolta, il burro, non fatevi ingannare! In questa zona del frigorifero si dovrebbero riporre solamente le bevande e le salse come maionese e ketchup.

2° REGOLA: non tutti gli alimenti vanno in frigorifero

Ci sono poi alimenti freschi che non amano le basse temperature del frigorifero e devono essere conservati a temperatura ambiente. Sono:

  • Alcuni tipi di frutta: frutta esotica (mango, papaya, avocado, banane, kiwi, ananas), agrumi (limoni, arance, lime), melone e anguria, frutta non ancora matura
  • Alcune verdure: pomodori, zucchine, fagiolini, cetrioli, cipolle, peperoni, verdura non ancora matura
  • Patate
  • Pane (meglio conservarlo a temperatura ambiente oppure surgelarlo)

3° REGOLA: “FIFO”

Oltre a curare il posizionamento degli alimenti nei giusti scaffali, occorre prestare attenzione alla regola denominata “FIFO” (First In First Out): gli alimenti con una scadenza più prossima devono essere consumati per primi, quindi è auspicabile  riporre quelli appena acquistati dietro o sotto gli alimenti già presenti.

4° REGOLA: manteniamo le temperature corrette

Perché il frigorifero mantenga le corrette temperature di conservazione, pari a 4-5°C circa, è necessario:

  • aprirlo solo al bisogno;
  • richiuderlo in tempi brevi;
  • non sovraccaricarlo con troppi alimenti;
  • pulirlo settimanalmente con prodotti specifici oppure con semplice   acqua e bicarbonato o aceto.

 

Vi lascio con due suggerimenti:

  • se avete acquistato una quantità di verdura importante e sapete di non poterla consumare tutta nei giorni seguenti oppure non ci sta all’interno del frigorifero, cuocetela e surgelatela in appositi contenitori;
  • se avete della verdura che sta deperendo e non la volete consumare tale e quale, frullatela e fateci un sugo con cui condire i primi piatti.

Per curiosità, richieste specifiche o idee per articoli, non esitate a scrivermi!

 

La vostra nutrizionista,

Michela

 

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