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Le 4 curiosità storiche su Albiolo che ancora non sapevate

Sotto gli auspici della Commissione Biblioteca, durante l’amministrazione presieduta dal sindaco Dante Bonelli, nel 1998 il Comune di Albiolo ha deciso di dotarsi di un volume che ricostruisse la storia del nostro “paese di collina” (come recita il titolo del volume ultimato nel 2006 dopo 8 anni di intenso lavoro da parte dell’autore, Mario Mascetti).

Il corposo testo, costituito da oltre 600 pagine ricche di storia, aneddoti e dati, è divenuto negli anni “un classico” conservato nelle librerie di numerosissimi albiolesi e non solo. “Albiolo, storia di un paese di collina” ripercorre minuziosamente tutte le tappe della storia civile e religiosa narrando anche le vicende della “gente di Albiolo”. Per una trattazione completa della storia albiolese rimandiamo al testo che sarebbe impossibile riassumere in poche righe nel contesto di questo articolo. Qui ci limitiamo invece a portare alla vostra attenzione alcuni aneddoti e passaggi ben descritti nel libro al fine di accendere la vostra curiosità storica che troverà tutte le necessarie risposte nel libro disponibile anche presso la Biblioteca di Albiolo.

Ecco qui le 4 curiosità storiche su Albiolo che la redazione di Albiolo Today ha selezionato per voi:

  1. Il nome “Albiolo” appare citato per la prima volta in un documento dell’anno 852, in pieno Medioevo, insieme ad altri luoghi e paesi delle colline comasche fra i quali Caversaccio, Gaggino, Uggiate e Bizzarone. A questo fanno seguito citazioni in documenti del marzo 864 e aprile 870.
  2. Passando dall’età dei Comuni, l’età viscontea e sforzesca e le dominazioni Spagnola e Austriaca, approdiamo con un salto di quasi mille anni al XIX secolo. Durante il regno napoleonico a Milano il territorio comasco subì un profondo riassetto amministrativo che vide varato il progetto di “concentrazione dei comuni”: i piccoli centri abitati isolati vennero accorpati come frazioni attorno ad un “comune fuso” di più grandi dimensioni. Nel 1809 il Comune di Albiolo, che contava 456 abitanti, divenne insieme a Casanova, Caversaccio e Rodero parte del Comune di Cagno, sotto la guida di un sindaco di origini albiolesi: Urbano Broggi.  Il nuovo assetto amministrativo ebbe però vita breve e infatti con il ritorno degli Austriaci a Milano il Comune di Albiolo ritornò isolato dopo soli 8 anni.
  3. Altro episodio interessante riguarda le emigrazioni dei “curbàtt” nel mondo. A cavallo fra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento moltissimi albiolesi (300 su una popolazione di 1148 abitanti nel 1900) cercarono fortuna in paesi lontani. Al contrario dei cittadini dei paesi limitrofi che preferivano la vicina Svizzera, gli albiolesi dimostrarono grande intraprendenza e propensione ai lunghi viaggi: si hanno numerose testimonianze di emigrazioni verso Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Ungheria ma persino Russia, Medio Oriente e America. Una delle vicende più affascinanti riguarda alcune famiglie albiolesi che emigrarono in Russia nel 1896 dove, dedicandosi all’agricoltura, al turismo termale e alle costruzioni, realizzarono una vera e propria fortuna fino a quando, a seguito della rivoluzione del 1917, furono costretti ad abbandonare il paese per tornare in Italia.
  4. Anche le vicende del tragico periodo fascista e del secondo conflitto mondiale trovano molte connessioni con il territorio albiolese. In particolare durante il breve ma intenso periodo della Liberazione ad Albiolo si insediò un locale Comitato di Liberazione Nazionale che fu protagonista del passaggio dal regime al nuovo corso democratico della storia locale ma anche nazionale.

La storia è ciclica e gli episodi riportati alla vostra attenzione in questo articolo sono ricchi di connessioni con il presente. Sicuramente approfondire la storia locale mediante le pagine del volume “Albiolo, storia di un paese di collina” rappresenta un’occasione imperdibile per “meglio comprendere il presente, capire come coloro che ci hanno preceduto hanno agito e quali tracce sono ancora oggi testimonianza di quel lontano vissuto”, come recita la presentazione del libro a firma di Roberto Clerici e Angela Frangi, Sindaco e Assessore alla Cultura al momento della pubblicazione del testo. AlbioloToday non può far altro che augurarvi buona lettura!

-la redazione di Albiolo Today-